giovedì 6 marzo 2014

Le civiltà del sud-America

 Molto probabilmente l'uomo vive nel sud-America da più di 50.000 anni. La prima civiltà, però, risale al 1000 a.C. e si sviluppa in una valle delle Ande. Qui gli indios costruirono una città coi muri di pietra, chiama Chavin.
Con il trascorrere del tempo essi fondarono un impero, e la loro arte e religione si diffuse nelle zone costiere pianeggianti dell'odierno Perù. 
Più tardi questa gente venne conquistata e ricevette l'influsso di un altro impero situato sulle montagne, che aveva il suo centro nella città di Tiahuanaco. Qui era fiorita una civiltà durata dal I secolo a.C. al IV d.C.. tramontata la civiltà di  Tiahuanaco, i Peruviani diedero vita, questa volta lungo la costa, ad altre civiltà. A sud, intorno alla città di Nazca, si raggiunse un elevatissimo grado di raffinatezza nella lavorazione della ceramica e nella tessitura. Sulla costa settentrionale nacque il regno di Chimù, che rimase fiorente sino al 1450 d.C., quando venne conquistato dagli Incas. I Chimù inventarono la bilancia per pesare l'oro ed i gioielli, furono abilissimi artigiani, ma, come tutti gli altri popoli americani, non seppero inventare l'aratro e la ruota. Verso il 950 d.C. salì al potere del territorio dell'odierno Perù la famiglia Inca. La leggenda narra che essi salirono sulle Ande dalle foreste orientali, e, definendosi “figli del Sole”, portavano con sé un cuneo d'oro, che venne inghiottito lì dove avrebbero dovuto fondare una città.
Essi chiamarono questo luogo Cuzco, ossia “ombelico”, in quanto per gli Inca er ail centro del mondo. Per tale motivo ne fecero la capitale degli Incas.
I primi due topa (“supremo” o “re”) governarono solo una parte della valle di Cuzco; ben prestò però, la loro influenza si estese sempre di più. Con la conquista dei popoli ostili, il quarto topa inca si impadronì di tutta la valle di Cuzco. Nel 1460 l'impero inca contava circa otto milioni di abitanti e si estendeva per 3200 km, ossia dalle foreste dell'Amazzonia sino all'Oceano Pacifico e dai confini dell'odierno Ecuador sino al Cile. 
Il Topa Inca credeva di essere il diretto discendente del Sole. Pertanto, i suoi figli, i suoi nipoti e tutti gli altri parenti parenti godevano di speciali privilegi: potevano portare ornamenti d'oro e avere posti importanti nel governo. I governanti incas suddivisero i sudditi in tribù, ed ognuna di esse era divisa in gruppi di 100 famiglie. Questi antichi peruviani coltivarono per prima le patate, oltre al granoturco, e allevarono porcellini d'india per la carne e i lama come animali da soma. Gli Incas operavano un profondo controllo su tutti i prodotti dell'impero. Per essere sicuri che ognuno avesse la sua parte di cibo ed abiti, i sovrani avevano messaggeri che portavano i loro ordini lungo una vasta rete di strade primitive.
 Nel 1530 circa gli Spagnoli scoprirono l'esistenza dell'impero incas e lo distrussero barbaramente. Secondo la leggenda, però, gli Incas avevano già fatto i loro viaggi e le loro scoperte. Si narra di un topa inca che con la sua zattera di balsa ha raggiunto alcune isole del Pacifico. Di sicuro tra il 700-800 d.C. i commercianti peruviani erano giunti sino alle isole Galapagos, 800 km lontane. La leggenda dice pure che non furono gli Spagnoli i primi a raggiungerli. Ciò perché i Polinesiani vi giunsero dalle Isole Marchesi, distanti 5500 km circa, già nell'XI secolo. Vi sono racconti di giunche cinesi trasportate da vendo in Messico e nel nord America. La stessa cosa avvenne dall'Atlantico. È probabile che navi partite dal Mediterraneo, vi giunsero trasportate dalle tempeste.  

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