lunedì 10 marzo 2014

Il Rinascimento in nord – Europa

Nell'Europa settentrionale il rinascimento ebbe diffusione più lenta. Ciò perché qui la civiltà medievale aveva ancora radici salde e profonde. Inoltre, la fede religiosa popolare in Germania e nei Paesi Bassi si diffuse soltanto nel Basso Medioevo., rendendo più difficile l'accettazione della laicità rinascimentale italiana.

Ciò non significa, però, che i nordici non fecero passi in tal senso. Anzi. Ben presto anche loro cominciarono ad ammirare a copiare il nuovo sapere che si era sviluppato in Italia, e molte personalità si recarono nella nostra nazione per conoscere questa meravigliosa cultura.

Il tedesco Albrecht Durer (1471-1528) imparò in Italia a trattare la figura, così come Kan van Eyck, fiammingo, imparò la prospettiva.

Del tutto “nordica”, invece, fu l'invenzione della stampa. Fautore fu Joham Gutenberg di Mangonza, che nel 1447 elaborò un metodo di stampa con caratteri mobili, di legno scolpito o di metallo fuso, che, utilizzabile più volte, rese la stampa più celere e meno costosa.

La caratteristica peculiare del rinascimento nordico fu quello di essere una riscoperta del più puro ed antico Cristianesimo. La riscoperta degli antichi manoscritti greci del Nuovo Testamento fecero sorgere in Inghilterra e nei Paesi Bassi una voglia di approfondire la Bibbia e la lingua greca.

L'umanista John Colet (1467-1529) elaborò le proprie lezioni direttamente su una antica lettera in Greco di San Paolo, senza alcun aiuto dei commentari. Ciò permise di avere una reale conoscenza della prima Chiesa Cristiana. Come conseguenza si ebbe il fatto che molti intellettuali si recarono a visita in Inghilterra e nel 1499 vi giunse il più grande di tutti, Erasmo da Rotterdam.

Desiderio Erasmo (1466-1536) sperimentò la vita monastica e si recò a Parigi per studiare teologia. Fu una personalità arguta, di spirito vivace ed indagatore. Dopo aver letto i testi sulla dottrina cristiana, spostò i suoi interessi sui testi greci e latini. Conobbe un mondo nuovo, molto più ampio e razionale, che lui volle mettere al servizio della Cristianità. Fu in continuo contatto con le personalità più importanti del tempo e nel 1516 diede alla stampa la I edizione del Nuovo Testamento in lingua originale greca. Egli fu assertore di un Cristianesimo fondato sulla ragione e sul “buon senso”. Fu in costante rapporto epistolare con Lutero, ma si distaccò da esso dopo che questi si allontanò dalla Chiesa Cattolica. Ciò perché Erasmo credeva nell'unione tra ragione, umanesimo e Cristianesimo Cattolico. Il rinascimento dell'Europa settentrionale ed occidentale fu avido di sapere e verso la fine del XVI secolo sviluppò un'arte che giunse a rivaleggiare con quella italiana.

In Francia si ebbero i primi balletti alla corte di Caterina dè Medici; in Inghilterra il grande William Shakespeare e altri drammaturgi di periodo elisabettiano come Marlowe; sotto i Tudor si ebbero in musica compositori come Byrd e Bowland. In Spagna si ebbero gli autori drammatici Miguel de Cervantes e Lope de Vega all'inizio del XVII secolo. In Svezia, Paesi Bassi, Francia e Portogallo lo sviluppo delle arti rallentò per colpa delle lotte religiose. Ciononostante nel 1600 tutta l'Europa era in profondo cambiamento.

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