giovedì 6 marzo 2014

Gli indiani d'America

20.000 anni or sono gruppi di uomini iniziarono a spostarsi dall'Asia al nord America attraversando a piedi lo stretto di Bering. Alcuni di essi si stabilirono nelle pianure fertili del nord, altri scesero verso il sud America. Questi primi Americani trovarono ovunque eccelleti terreni di pesca e di caccia e fondarono delle civiltà là dove poterono dedicarsi all'agricoltura. Il più antico granoturco ritrovato risale a 8.000 anni fa ed è stato trovato in una grotta degli Stati Uniti sud-occidentale.
Nel nord America la civiltà si sviluppò lentamente, e al tempo della nascita di nostro Signore Gesù Cristo alcuni indios abitavano in città dalle case in legno. Nell'alta valle del Mississipi possono vedersi i mounds, grandi cumuli di terra utilizzati come basamenti per templi e palazzi. I costruttori di essi erano bravi nel lavorare il legno, la pietra, il rame e fumavano tabacco in grosse pipe di legno intarsiate. Nello stesso periodo di tempo gli indiani “costruttori di ceste” del Nuovo Messico, dell'Arizona e dell'Utah impararono a modellare ceramiche, dando forma all'argilla dentro a cestini; durante i successivi 1000 anni i loro villaggi, dalle case di una staza ricoperta di fango, si trasformarono in floride cittadine, vicino le quali si coltivava il granoturco, le zucche e il tabacco. Gli esploratori spagnoli, scopritori di questi popoli, li chiamarono “pueblo”, ossia popolo o villaggio. Subito sopo il mille la siccità del clima costrinse alcuni popoli nomadi ad attaccarli. I contadini furono costretti a rifugiarsi su altopiani rocciosi, e qui vi fondarono nuove città, molte delle quali tutt'ora esistenti. 
I “costruttori di cumuli” dalla Valle del Mississipi, dopo il mille si spostarono verso sud. I Natchez (loro consanguinei) si insediarono nella zona del New Orleans e qui coltivarono zucche e granoturco. Come gli altri indiani d'America, per zappare utilizzavano un bastone e non inventarono mai la zappa. Gli indiani Natchez divisero le loro tribù in tre gruppi: gli schiavi, che lavoravano nelle case e che erano il bottino di guerra; gli uomini liberi, che coltivavano le terre e si dedicavano alla caccia; i soli, nobili considerati quasi delle divinità.
Più ad est si avevano gli indiani Creek. Questi vivevano in case di legno nella struttura e ricoperti di corteccia. Alcune città erano abitate da migliaia di abitanti e a capo di ognuna di esse si aveva un governante, che obbediva ad un capo supremo. Questo popolo scriveva la propria storia in piccole collane fatte con osso, il cui disegno ricordava agli anziani la storia alla quale ognuna di esse era collegata. Non esisteva però una vera e propria scrittura.
Nel frattempo, molte tribù situate negli odierni Stati Uniti orientali vivevano nello stadio neolitico delle popolazioni europee di un millennio prima. All'inizio dell'XI secolo un gruppo di Vichinghi sbarcò presso Capo Cod, qui vi rimasero solo tre anni perché gli indios li ricacciarono indietro. Solo verso la fine del XIV secolo queste tribù orientali iniziaronoa progredire verso la civiltà, e svilupparono una modesta agricoltura e villaggi formati da case lunghe, rivestite di corteccia, le wigwam. Essi spesso erano in guerra tra loro. Hiawatha, un capo il cui nome significava “pino solitario”, ossia uomo saggio, non appartenente ad una famiglia di capi, persuase 5 tribù ad unirsi nella Lega Irochesi. Ben presto, però, i colonizzatori bianchi avanzarono richieste sui loro territori. Cosa diversa fu a sud, ove si fondarono civiltà ed imperi. 

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